lunedì 24 febbraio 2025

LA CORRUZIONE DI MINORENNE - IL REATO PREVISTO DALL' ARTICOLO 609-QUINQUIES DEL CODICE PENALE

Compiere atti sessuali alla presenza di minori può costituire reato

Il reato di "Corruzione di minorenne", previsto e punito dall'articolo 609 quinquies del Codice penale, stablisce testualmente che:

"Chiunque compie atti sessuali in presenza di persona minore di anni quattordici, al fine di farla assistere, è punito con la reclusione da uno a cinque anni.

Salvo che il fatto costituisca più grave reato, alla stessa pena di cui al primo comma soggiace chiunque fa assistere una persona minore di anni quattordici al compimento di atti sessuali, ovvero mostra alla medesima materiale pornografico, al fine di indurla a compiere o a subire atti sessuali.

La pena è aumentata:

a) se il reato è commesso da più persone riunite;

b) se il reato è commesso da persona che fa parte di un'associazione per delinquere e al fine di agevolarne l'attività;

c) se il reato è commesso con violenze gravi o se dal fatto deriva al minore, a causa della reiterazione delle condotte, un pregiudizio grave;

c-bis) se dal fatto deriva pericolo di vita per il minore.

La pena è aumentata fino alla metà quando il colpevole sia l'ascendente, il genitore, anche adottivo, o il di lui convivente, il tutore, ovvero altra persona cui, per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia, il minore è affidato, o che abbia con quest'ultimo una relazione di stabile convivenza."

La norma in esame è posta a tutela del corretto ed equilibrato sviluppo psicofisico del minore e sanziona determinate condotte riguardanti il compimento di atti sessuali.

In primo luogo viene punito colui che compie atti sessuali in presenza di un minore (di età inferiore ai quattordici anni). Affinché risulti intregrato il reato di specie, tuttavia, è richiesto il dolo specifico, nel senso che i predetti atti sessuali devono essere compiuti proprio allo scopo di esser percepiti dal minore presente sul posto. Per completezza, si cita la corrente dottrinale contrapposta, secondo cui l'elemento soggettivo del reato in oggetto sarebbe il dolo generico. In ogni caso, vi è concordia nel ritenere che il soggetto attivo debba essere consapevole della presenza del minore.

In secondo luogo, viene sanzionato colui che fa assistere il minore (sempre di età inferiore agli anni quattordici) al compimento di atti sessuali o gli fa visionare materiale dal contenuto pornografico. Anche in tali ipotesi la condotta deve essere sorretta da dolo specifico, ovvero lo scopo di indurre il minore a essere coinvolto nel compimento dei suddetti  atti. 

Nel caso in cui il minore venga effettivamente coinvolto nell'atto sessuale, subendolo o prendendo attivamente parte al compimento dello stesso, il reato di riferimento è quello di "Atti sessuali con minorenne", alla cui di sciplina si rinvia 👉ATTI SESSUALI CON MINORE, IL REATO PREVISTO E PUNITO DALL' ARTICOLO 609 QUATER DEL CODICE PENALE

La norma, quindi, prevede una serie di circostanze aggravanti. Si segnala che la pena base prevista per il reato de quo è aumentata fino alla metà qualora il soggetto attivo risulti legato alla vittima da un determinato rapporto relazionale.

Le vittime di minore età del reato in esame hanno diritto per legge all'assistenza legale a spese dello Stato (cd. gratuito patrocinio), a prescindere dal reddito. In tal modo viene sempre garantita alle persone minorenni offese dalla corruzione di minorenne la possibilità di avvalersi di un legale di fiducia (iscritto nell'elenco dei difensori per il patrocinio a spese dello Stato in materia penale) così da sporgere atto di denuncia - querela e costituirsi parte civile nel conseguente procedimento penale al fine di ottenere il dovuto risarcimento danni.
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Avv. Tommaso Barausse